domenica 3 luglio 2011

Amazing Liquid Metal

BIX

The Blur Building by Diller & Scofidio

Interactive ocean

Mimosa by Jason Bruges Studio

Pearl Jam - Do The Evolution

Pixels by Patrick Jean

Viral? AC/DC vs Iron Man 2 ( Música, Efeitos Especiais e um Castelo )

La rivoluzione di Frank Ghery e i Nirvana.

Studiando uno dei maggiori architetti contemporanei Frank Owen Ghery, ed in particolar modo l’inizio della sua ricerca ho notato alcune affinità con uno dei gruppi storici del rock, i Nirvana.

Ovviamente questo parallelo ha delle affinità ma sono molte le differenze, ad esempio Ghery prima di intraprendere la strada della sua architettura odierna, iniziata dall’ abitazione a Venice, ha avuto per anni uno studio di architettura di medie dimensioni, contraddistinto da un buon livello, ma nulla di paragonabile e immaginabile rispetto alle opere che conosciamo oggi. Il successo e l’impatto dei Nirvana è invece praticamente immediato, già con il primo album Bleach, anche se è con la formazione storica e definitiva che nasce il loro capolavoro, Nev

ermind, che venderà milioni e milioni di copie, influenzando la musica rock fino ai nostri giorni.

I Nirvana scrivono una pagina fondamentale nella storia della musica e lo fanno nel giro di soli cinque anni, che si concluderanno con il tragico suicidio del leader Kurt Cobain. Ghery impiegherà molti anni prima di riuscire ad affermarsi, ed a influenzare l’architettura contemporanea.

La parte in comune tra l’architetto e i musicisti sta nel fatto che sono riusciti a invertire i rispettivi ambiti con le loro opere, cambiando il linguaggio e lo stile presenti fino al loro arrivo.

Cominciamo dal gruppo di Seattle, città epicentro del movimento grunge.

Il gruppo capitanato da Kurt Cobain è quello più rappresentativo del nuovo movimento, riuscendo a far immedesimare un’intera generazione nella loro musica, trasformando una scena alternative in un fenomeno di proporzioni ampissime. L’impatto musicale dei Nirvana è riuscito a spodestare l’intero movimento dell’hair metal, e dell’hard rock che fino ad allora la faceva da padrone. Così già sul finire degli anno 80 e per tutti gli anni 90 non si sentirà più quel genere fatto di eccessi, stilistici e sonori, con testi poco impegnati che parlavano di argomenti stereotipati tipici del rock n’roll più becero. All'esaurirsi di quell'aria dedita all'estetica, al vivere bene, alle discoteche, all’atteggiamento forzatamente ottimistico che aveva caratterizzato il decennio, si sente il bisogno di una nuova musica che affonda le radici nel punk, e porta alla luce un’altra faccia dell’America, fatta di giovani disadattati e inquieti, che improvvisamente si ritrovano ad essere un fenomeno mediatico e di costume. Si ritorna a cose più semplici, più vere e possibili, si pensa più ai sentimenti che all’estetica un po’ plastificata del decennio appena finito.

Il movimento Grunge che significa trasandato, sporco, innalza a paladini i Nirvana che riescono appieno ad esprimere un ritorno alla sem

plicità, ai sentimenti, alla rabbia repressa, e il disagio, in contrasto con i fasti lussuriosi degli 80.
Tutto ciò si riflette soprattutto nella musica, fino ad arrivare alla moda. Lo stile grunge è semplice e trasandato, jeans maglietta sdrucita e camicia da lavoro, in contrasto con la moda hair metal e heavy, caratterizzata da look eccessivi. Musicalmente c'è un ritorno ai 3 strumenti essenziali del rock, ossia chitarra, basso e batteria e nulla più.
Dal grunge sono derivati molti gruppi e stili musicali che hanno unito varie sonorità a questo genere contaminandolo in ogni modo.
I Nirvana restano il gruppo di riferimento di questo stile che ha avuto vita breve ma che ha influenzato e lo continua a fare, la musica rock. Il ‘sacrificio’ del leader, Kurt Cobain, ha certamente alimentato il mito, ma l’impatto della musica dei Nirvana sugli anni ’90 è indiscutibile.

L'urlo di Cobain, diventa in breve tempo uno dei simboli più potenti del rock di fine secolo.

La storia di Ghery come precedentemente accennato è differente e meno fulminea rispetto ai Nirvana. Dopo essersi risposato, ed essere entrato in analisi, ma soprattutto dopo aver chiuso il suo buon studio, ricominciando tutto da un nuovo punto di partenza, simboleggiato dalla sua nuova casa a Santa Monica, acquistata assieme alla nuova moglie.

La casa in stile olandese, è il prototipo di un sentire convenzionale. Da questo prototipo egli fa delle modifiche che sconvolgono la figura classica e tranquillizzante tipica delle case americane. La sua operazione è quella di invertire l’uso di oggetti “low”, un’operazione simile a quella degli artisti Pop Art. La casa viene

avvolta da materiali di scarto, investita di forze e forme derivate da tutt’altro mondo espressivo, che conduce a un esito che modifica (decostruisce) il significato delle icone tradizionali: la poetica del grazioso americano muta in un’estetica del casuale con accentuati contrasti dei materiali, il tradizionale senso del fronte e del retro si ribalta.

Ghery utilizza materiali di scarto per assemblare la sua casa, li utilizza con una mentalità pop, in cui oggetti di uso comune si innalzano ad opere d’arte.

L’architettura vincente in quel periodo storico (1978) è quella dello storicismo post moderno. Movimento che si basava sulla rivisitazione di forme classiche, quali archi, colonne, decorazioni, che spesso e inesorabilmente scadevano nel kitsch. Ghery quindi irrompe con la sua architettura totalmente agli antipodi, e fortemente in opposizione alla concezione di bellezza e ordine che c’era allora, “inaugurando” la corrente decostruttivista.

La concezione della casa americana era basata sulla facciata, che doveva essere il più possibile “bella”, mentre il retro il back yard, poteva anche essere brutto, utilizzato magari per dei lavori domestici. G. ribalta anche questo concetto, per di più in un quartiere con un ceto medio-alto, rimandando nuovamente alla pop art (l’oggetto da low diventa high). L’architetto di origine canadese, procede nella sua ricerca sempre più interessante, fino a definire la sua visione del paesaggio, al quale associa l’aggettivo di cheapscape, ovvero paesagg

io povero, letteralmente a buon mercato. Questo concetto di paesaggio è l’unico teorizzato dall’architetto americano, che successivamente lo ritroverà, proprio nella sua maggiore opera il Guggenheim di Bilbao.

Il discorso che Ghery inizia da Bilbao sembra esser molto vicino ai movimenti nello spazio del movimento futurista (vedi Balla e Boccioni). Boccioni parlava di traiettorie che nascevano dall’opera per diffondersi a tutto lo spazio circostante, questo movimento, questa ricerca di rottura dello spazio può essere vista nella nuova architettura di Ghery.

Ghery come i Nirvana nella musica, ha avuto la capacità di alimentare nuovi modi di concepire architettura e paesaggio, contribuendo a innescare nuovi processi e stili (decostruttivismo, la ricerca delle brown areas), e di donare alle sue ultime opere una poeticità capace di suscitare sensazioni simili alle opere d’arte di Boccioni.

“I grandissimi danno spallate alla visione storicamente consolidata e obbligano l’insieme sociale a riassestarsi progressivamente…”














Siti di riferimento

http://www.arc1.uniroma1.it/saggio/

http://www.ondarock.it/

http://www.debaser.it/

Bibliografia di riferimento

Antonino Saggio (2010), Architettura e modernità, Carocci

Antonino Saggio (2007), Introduzione alla rivoluzione informatica in architettura, Carocci

Dave Thompson (1996), L’angelo bruciato-La storia di Kurt Cobain, Oscar Mondadori

Enciclopedia del Rock (2006), Gruppo editoriale L’Espresso

Curiosità dalla rete


Cercando delle immagini riguardanti le architetture di Peter Eisenman, ho trovato le foto di queste sneakers customizzate, con dei disegni riguardanti proprio le suddette architetture.